giovedì 14 gennaio 2016

09 The end!!

Eccoci arrivati alla fine, dopo mesi di ricerca si conclude il mio percorso alla scoperta della magnetizzabilità. Il termine certe volte si è dimostrato difficile e limitante ma la capacità umana di leggere attraverso le righe mi ha permesso di arrivare fino a questo punto; ripercorriamo insieme alcune tappe del blog.

Siamo partiti cercando di definire la magnetizzabilità e di inquadrare il concetto nel nostro mondo scoprendo come esso è reso nelle lingue più usate, analizzando l'etimologia e il significato ci siamo abbandonati al brainstorming, o flusso di coscienza come diceva il grande Joyce.

Scovare i concetti attorno alla nostra parola ci ha permesso di spaziare toccando elementi della letteratura, della tecnologia, e della storia; anche la visione di film e la ricerca all'interno di libri e di fumetti è stata molto utile.
Così abbiamo conosciuto opere come: 2001 Odissea nello spazio di Kubrick o Brazil di Gilliam, tanto lontani ma al contempo vicinissimi, basta ricordare come in entrambi i film si ripeta il concetto di attrazione verso l'ignoto, rivolgendo lo sguardo alla carta stampata non possiamo dimenticarci di Naturalis Historia di Gaio Plinio Secondo e dell'Odissea di Omero.
In oltre abbiamo aperto delle parentesi legate al recente passato riscoprendo elementi di filatelia, marchi di fabbrica e macchine come il Maglev che ha vissuto brevemente nei decenni passati per poi essere ripreso solo ultimamente.
Non ci siamo rivolti solo al passato ma abbiamo cercato la magnetizzabilità anche nella vita quotidiana, attraverso notizie dal web o di giornale, attraverso il rapporto della parola tra e varie scienze moderne, nelle ricette, nella pubblicità, nelle esposizioni artistiche e nelle canzoni.

Per concludere cosa c'è di meglio che presentare un oggetto totemico della caratteristica?
Quindi, senza ulteriori induci vi presento la tessera magnetica.
Può sembrare strano ma è già dal 1979 che nei nostri portafogli trovano riparo delle tessere con una caratteristica particolare: infatti sono munite di una banda magnetica (quella linea spessa e nera sul retro della carta), sulla quale attraverso un processo di magnetizzazione sono impressi i nostri dati sensibili. Questo sistema ci ha permesso di velocizzare molti aspetti della nostra vita ma ha anche messo a rischio parte dei nostri dati privati, per ovviare a questo problema le ultime tessere magnetiche sono provviste di un cip che poco alla volta sostituirà la banda magnetica.

Detto ciò mi auguro di aver anche minimamente coinvolto voi lettori e spero che questo mio percorso vi possa essere d'ispirazione. Vi lascio con un ultima frase tratta da un proverbio inglese:
Mantieni ad ogni costo una mente aperta, ma non così aperta che il tuo cervello caschi fuori.


Buona continuazione a tutti voi!
FIN


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